As film festival
Domenica al MAXXI si è svolta la prima edizione dell’ as film festival, una rassegna diretta e organizzata da quattro ragazzi (tutti over30) affetti dalla sindrome di ausperger, una condizione autistica ad alto funzionamento. Marco, Elena, Francesco e Giulio hanno inventato, costruito e portato avanti il progetto di un festival, come dicono loro “uguale agli altri, però diverso”.
Non una semplice rassegna di corti su questa sindrome, ma molto di più.
Infatti il festival presentava due sezioni: punti di vista e ragionevolmente diversi. L’obbiettivo principale degli autori era quello, di dare la possibilità ad altri giovani nella loro stessa situazione di esprimersi. Allo stesso modo hanno cercato di individuare i differenti “punti di vista” che si possono affrontare, perché esistono tanti modi per sentirsi uguali e allo stesso tempo diversi.
Nella prima sezione, si intrecciano storie molto diverse tra loro che apparentemente sembrano non avere nulla in comune se non la prospettiva.
Passione, ironia ma anche sofferenza e difficoltà sono al centro di storie quotidianamente incredibili. Il corto vincitore è stato il Battimanista realizzato da Roberto Cicogna che è stato premiato “Per come riesce, con uno sguardo accattivante e ironico su una realtà amara e frustrante, a dare l'illusione che ci sia una via di fuga nella direzione di una realizzazione individuale, in cui il fallimento diventa un punto di forza.” Un riconoscimento speciale per la rappresentazione sociale è andata al corto “La polvere di Kabul”. Riprendendo con un cellulare, Morteza K. testimonia il suo disperato e lunghissimo viaggio per arrivare dall’Afghanistan fino in Italia passando attraverso la Grecia; pochi minuti per descrivere miseria, degrado e paura che ha dovuto affrontare.
Nella seconda sezione, che sicuramente è la più toccante dal punto di vista emotivo, ci troviamo catapultati in un mondo che non ci appartiene.
Attraverso le voci di ragazzi e ragazze, ma anche di bambini e adulti scopriamo l’entusiasmo e la creatività che si nascondono dietro una quotidianità fatta di incomprensioni e isolamento. Come ad esempio nel corto “il filo di Arianna” che racconta la storia di una bambina, Arianna 8 anni, e di sua madre Chiara che ogni giorno cerca di entrare in contatto con il mondo della figlia radicato in un linguaggio fatto di suoni e di incanto per l'acqua. Ha vinto una menzione speciale per il coraggio con la quale la storia è stata raccontata. L’altro vincitore è Davide Cattaneo che con il suo simpatico eroe Patatone ha emozionato e divertito la giuria che ha premiato le sue doti artistiche.
Carolina Riccardi